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Omotossicologia

OMOTOSSICOLOGIA

Intorno agli anni cinquanta il medico tedesco Hans Heinrich Reckeweg, partendo dalle intuizioni e fondamenti di Hahnemann sull'omeopatia, cercò un metodo più scientifico e rigoroso per studiare l effetto dei rimedi omeopatici. Applicando tale ricerca in ambito biochimico e fisiologico, cercò di dare una base scientifica e sperimentale ai rimedi omeopatici e trovare così un punto d'incontro con la medicina tradizionale. Nacque così l'omotossicologia ovvero lo studio dei “fattori velenosi” (omotossine) per l'uomo che ne determinano la malattia. Reckeweg definisce l'organismo come un flusso dinamico continuamente attraversato da sostanze esogene, come microrganismi patogeni ma anche altri tossici derivanti dall'ambiente cibo ecc. ed endogene, quelle ciò prodotte dal metabolismo e catabolismo cellulare.n Quando ciò avviene, l'organismo si attiva per l'eliminazione di queste omotossine al fine di riportare l'equilibrio.n Se l;omotossina non è particolarmente virulenta, l'organismo è in grado di eliminarla senza danno, ma se l'omotossina è aggressiva e il sistema immunitario dell'individuo indebolito, si innescano meccanismi difensivi come uno stato infiammatorio fino al danno tissutale, dovuti per esempio a blocco enzimatico, con conseguente stato patologico. La malattia secondo l'omotossicologia rappresenta quindi la reazione e l'attivazione di tutti i sistemi disponibili dall'organismo per disintossicarsi e riparare i danni causati da queste tossine. “Le malattie sono l’espressione della lotta dell’organismo contro le omotossine (veleni), al fine di neutralizzarle ed espellerle; ovvero, sono l’espressione della lotta che l’organismo compie per compensare i danni provocati irreversibilmente da esse. Hans-Heinrich Reckeweg” Il farmaco omotossicologico attiva il processo di autoguarigione attraverso il ripristino delle sue capacità metaboliche, enzimatiche, immunologiche, emuntoriali al fine di riportare lo stato di equilibrio e di salute. Reckeweg introdue ed amplia la farmacopea omeopatica introducendo altri rimedi quali enzimi catalitici nosodi e organoderivati. A seconda del tipo di effetto o danno causato dall'omotossina, si distinguono varie fasi che il Dottor Reckeweg suddivide in tre principali categorie: fasi umorali, con prognosi favorevole, dove l'organismo si attiva prontamente e la tossina resta a livelli extracellulari per poi essere escreta senza nessuna reazione o con una reazione infiammatoria Se tali meccanismi non sono sufficienti e gli organi emuntori (cute intestino reni ecc..) non riescono ad espellere la tossina, questa si addentra a livelli più profondi dei tessuti e delle cellule determinando uno stato patologico. Si hanno così le fasi della sostanza fondamentale. In queste fasi ,chiamate di deposito e di impregnazione, le tossine arrivano a livello connettivale e parenchimale (organi) e si instaura la malattia. Nelle fasi successive la prognosi è sfavorevole e le tossine arrecano un'evidente alterazione lesionale: fasi cellulari dovute a scarsa reattività e chiamate di degenerazione, dove l'accumulo delle tossine porta al blocco enzimatico, ed infine di neoplasia. In base a queste suddivisioni Reckeweg introduce la cosiddetta "Tavola delle Omotossicosi”, che descrive l'andamento della malattia e sottolinea l'importanza del passaggio da una fase all' altra, Secondo l'omotossicologia infatti le diverse patologie sono collegate tra loro per un fenomeno di vicariazione o“migrazione” delle tossine da un organo o un tessuto, all' altro. Quindi una malattia primitiva può trasformarsi in una malattia secondaria. Se il processo è di dipo “regressivo”, che parte ad esempio da una fase cellulare per trasformarsi in in una fase umorale, la prognosi è positiva e si va verso la guarigione, viceversa se il processo è progressivo si ha un peggioramento come ad esempio un fenomeno di cronicizzazione di un problema acuto. Le tavole omotossicologiche sono di aiuto al medico quindi al fine di prevedere l'andamento di una malattia, la sua eventuale vicariazione e determinare così quali rimedi utilizzare per raggiungere la guarigione.

Esempio di vicariazione regressiva

Influenza virale (fase di impregnazione) – febbre, infiammazione bronchiale e tosse –espettorazione e risoluzione

In Italia tra le aziende che operano in campo omotossicologico ci sono Guna con la Heel,

Vanda e IMO con la linea Dr Reckeweg.